E’ finita su tutti i giornali la lettera scritta dalla dirigente del liceo scientifico da vinci di Firenze sul pestaggio tra studenti avvenuto in via della Colonna nel capoluogo toscano. A firmarla è stata Annalisa Savino, la preside originaria di Policastro Bussentino, che da anni vive e lavora a Firenze. I fatti sono noti: sabato mattina, davanti al liceo classico Michelangiolo di Firenze, alcuni studenti di un collettivo di sinistra hanno subìto un’aggressione da parte di coetanei militanti di Azione studentesca. la lettera scritta dalla dirigente scolastica di origini cilentane è diventata virale innanzitutto e perchè rivolta direttamente agli studenti e perchè le sue parole, delicate e forti al tempo stesso, hanno mostrato una scuola costruttiva che tiene ad educare più che a redarguire. “ Il fascismo in Italia- si legge nella lettera- non è nato con le grandi adunate di migliaia di persone. E’ nato ai bordi di un marciapiede qualunque con al vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti. Odio gli indifferenti – diceva Gramsci – che i fascisti chiusero in carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee.” La Savino invita gli studenti ad agire “ chi continua ad alzare muri – scrive- va lasciato solo, chiamato con il suo nome combattuto con le idee e la cultura. Parole sempre valide che hanno suscitato un moto d’ orgoglio nel Golfo di Policastro dove Annalisa Savino è molto conosciuta. Cresciuta a Policastro, è la figlia di Maria Rina, chef de Il Ghiottone e per questo di casa anche a Vibonati. In zona dunque sono stati in tanti a condividere e commentare la lettera fieri dell’intervento della loro concittadina.
Daria Scarpitta
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