C’è voluto un momento di grande tensione per spingere la regione Campania a presentare una nuova richiesta per l’apertura in deroga dei punti nascita di Sapri e POlla, a rischio chiusura . Dopo che il senatore Iannone ha dichiarato che la regione non aveva presentato tale richiesta e che se l’avesse fatto, il ministro l’avrebbe accolta, e dopo un acceso dibattito con il territorio, De Luca ha avviato una nuova procedura in difesa dei due reparti di maternità. La notizia è venuta fuori oggi durante la diretta fb del venerdì del Governatore. ” Ho firmato direttamente, personalmente- ha detto De Luca – la richiesta di apertura in deroga per i punti nascita, al disotto dei 500 parti l’anno, che riguardano gli ospedali di Sapri, Polla , Piedimonte Matese e Sessa Aurunca. Sono richieste partite nel 2019 quando il ministero diede parere negativo. Per l’ennesima volta abbiamo chiesto l’apertura in deroga di questi punri nascita . Ho scritto – ha precisato – che la chiusura aumenterebbe esponenzialmente la mobilità passiva e creerebbe una condizione di estremo disagio sociale . Ai sindaci del saprese – ha precisato- dico che la battaglia continua. Ci auguriamo che il ministero della salute, gestito da Fdi, dia parere favorevole e dia alla Campania i soldi e il personale che serve per la sanità pubblica ” . Per giorni interi la regione ha sostenuto che la richiesta di deroga era stata presentata, ma dalla documentazione, diffusa dalla stessa regione agli amministratori locali, è venuto fuori che l’ultima richiesta di apertura in deroga risale al 2019, anche allora fu bocciata, ma i punti nascita, anche se tra mille difficoltà, hanno continuato a funzionare grazie ad altre soluzioni tampone. Ora bisogna attendere la risposta del ministro
Antonietta Nicodemo