Il Tribunale di Lagonegro ha condannato un ex poliziotto della stradale di Sapri per lesioni volontarie, maltrattamenti e atti persecutori nei confronti dell’ex convivente, una donna di Sapri con cui aveva intrattenuto una relazione sentimentale dal 2012 al 2016. Un amore malato a quanto pare che era stato puntellato nel tempo da accese discussioní, insulti, minacce anche con l’uso dello pistola in dotazione all’uomo e percosse. Il culmine nel 2016 durante l’ultimo anno di frequentazione quando dopo che la donna decise di interrompere la relazione e di prendersi i suoi oggetti ancora presenti nella casa dove abitavano insieme, venne aggredita con colpi al viso e al corpo che le procurarono la frattura del setto nasale, ferite ed ecchimosi sul viso e sul collo costringendola al ricovero. Dopo di ciò la decisione della donna di denunciare e di attivare il codice rosa previsto in questi casi presso l’ospedale di Sapri e che vede la collaborazione di diverse istituzioni ha consentito di far emergere l’intera vicenda di reiterate violenze fisiche e morali che ha poi condotto al processo di primo grado. Lo scorso 19 aprile Il Tribunale ha condannato l’uomo ad un anno e sette mesi di reclusione, pena sospesa. L’ex poliziotto, è stato condannato anche per il reato di atti persecutori visto che dopo la denuncia della donna, mise in essere una serie di molestie nei suoi confronti, cercando di contattarla telefonicamente o personalmente, di pedinarla, spiarla, condotte che portarono la vittima a vivere in un continuo stato di ansia e ad alterare le sue abitudini quotidiane. L’uomo è stato , anche condannato a risarcire la donna dei danni subiti da liquidarsi in sede civile e alle spese di causa .