Dopo due mesi di tira e molla, nel pomeriggio di venerdì sono stati fatti brillare i massi pericolanti lungo la Strada del Mingardo . Con uno stringato messaggio social il Comune di Camerota ha annunciato la conclusione delle operazioni di messa in sicurezza lungo la strada Marina e l’avvio delle operazioni di pulizia per la sua riapertura totale. Termina così con la caduta dei grossi massi in bilico la vicenda che ha avuto risonanza nazionale dal 21 marzo scorso, da quando cioè dopo la prima esplosione sulla frana, si sollevarono esponenti politici, ambientalisti e associazioni a tutela della falesia determinando lo stop alle operazioni da parte di diverse istituzioni. Il sindaco Scarpitta in tutto questo tempo ha sempre reiterato un progetto di intervento volto a far brillare la roccia pericolante nonostante la Soprintendenza abbia sempre ribadito la propria contrarietà ad azioni invasive. Venerdì pomeriggio poi l’esplosione, le immagini delle rocce frantumate venute giù e a quanto pare al fine delle polemiche almeno per il momento. La strada ora resta chiusa proprio per le operazioni di pulizia. Terminato intanto anche il lavoro di disgaggio dei massi lungo la strada provinciale 66 del Ciglioto che collega la Mingardina con Licusati. L’arteria è parzialmente fruibile. Sembra dunque che ci si sta avviando verso la riduzione dell’isolamento di Camerota che aveva destato preoccupazione tra gli imprenditori vista l’imminenza della stagione estiva. Resta ancora chiusa però al traffico la provinciale a Celle di Bulgheria dopo la caduta del masso durante la scorsa ondata di maltempo. Si è in attesa delle risultanze dei sopralluoghi e del briefing tra Comune e Provincia per poter avere una tempistica più certa.