Nuove esplosioni sulla strada del Mingardo per la messa in sicurezza del costone roccioso e della carreggiata, anche ieri sono stati fatti brillare altri massi in bilico. Operazioni che hanno suscitato altre reazioni da parte di chi da tempo si oppone alle modalità che sta utilizzando il sindaco Mario Scarpitta per i lavori di somma urgenza in corso da sei mesi circa. Sotto accusa le esplosioni che avrebbero distrutto la falesia. “ E’ un disastro ambientale quello che si sta consumando a Camerota” , dichiara il presidente di Italia Nostra sezione Cilento-Lucano Teresa Rotella, che proprio ieri ha presentato un altro esposto alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania chiedendo di fare subito chiarezza, la stessa cosa ha chiesto in queste ore, attraverso un post su fb, il presidente della Fondazione Angelo Vassallo. “ La Procura – scrive Dario Vassallo – deve dare delle spiegazioni. Camerota non è un mondo a parte “ . Queste le reazioni scattate ieri dopo le esplosioni, reazioni che sembrano non intimidire il sindaco Mario Scarpitta. Oggi il primo cittadino ha diffuso alla stampa un video messaggio nel quale si mostra sereno all’interno del cantiere tanto contestato e altrettanto serenamente spiega i lavori in corso e i tempi di ultimazione rinviando più in la le risposte agli interrogativi che sono maturanti in questi mesi di lavori. I cittadini di Camerota, dopo sei mesi di disagi, chiedono che la strada venga aperta al più presto. C’è chi per accompagnare il figlio a scuola a Vallo della Lucannia impiega, con l ‘auto, un’ora e mezza. Scarpitta nel suo video messaggio annuncia l’apertura della strada per il prossimo week end.
antonietta nicodemo