E’ stato un imprenditore a far scattare le indagini della Procura della Repubblica di Lagonegro che vede coinvolto il sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato, suoi familiari, tecnici e costruttori. Lo scorso anno avrebbe presentato una denuncia che configura un’ ipotersi di reato di concussione. Gli inquirenti starebbero raccogliendo prove su una eventuale tangente che sarebbe stata chiesta per favorire la costruzione di edifici residenziali in un terreno alla frazione Policastro. Potrebbe trattarsi dell’ area finita sottosequestro mercoledì scorso durante il maxi blitz delle forze dell’ordine. Sulla questione “mazzetta” il riservo è assoluto e si resta in attesa di ulteriori sviluppi. Intanto sul piano politico l’ opposizione chiede chiarimenti . Ieri mattina ha presentato un’interrogazione con cui chiede a Fortunato se “ è vero che l’ipotesi di reato a suo carico è di concussione e in che modo è coinvolto nel suo ruolo istituzionale “. Da comprendere se risponderà durante la seduta di oggi del consiglio comunale oppure per iscritto entro i termini stabiliti dalla legge. Una seduta, quella del civico consesso, che arriva pochi giorni dopo la perquisizione domiciliari a carico del sindaco, suoi familiari e professionisti del posto. Gli inquirenti sono impegnati a visionare tutto il materiale acquisito durante il blitz di una settimana fa. Per una intera giornata, oltre alle perquisizioni, hanno acquisito documenti, i telefonici cellulari degli indagati e posto sotto sequestro un terreno in località Torre Oliva a Policastro, affacciato sulla costa. Un sito ideale per residenze turistiche, che già insistono sui terreni confinanti.
Antonietta Nicodemo