La Procura di Lagonegro assedia il territorio di Santa Marina.
Doppio blitz delle forze dell’ordine a Policastro. La maxi inchiesta della Procura della Repubblica di Lagonegro sul territorio di Santa Marina va avanti. Mercoledì mattina sono stati eseguiti altri sequestri preventivi e notificati nuovi avvisi di garanzia. Gli uomini del comandante Samantha Losito della capitaneria di porto di Palinuro, hanno apposti i sigilli a un locale di 32 mq all’interno di una struttura polifunzionale situato nel porto di Policastro, un locale di proprietà del comune. Il reato contestato è di occupazione abusiva. Pare che all’interno erano state depositate attrezzature diverse, da quelle necessarie per il rimessaggio delle imbarcazioni ad altre di supporto alle attività della polizia municipale. Insieme al sequestro è stato notificato l ‘avviso di garanzia all’unico indagato.
Nella stessa giornata la guardia di finanza di Sapri è tornata in località Torre Oliva per eseguire un altro decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip su richiesta della Procura. L’estate scorsa i sigilli erano stati apposti in un’area di cantiere, dove sono in corso lavori per la costruzione di immobili residenziali, si tratta di appezzamento di terreno a ridosso della costa di Policastro. Ieri mattina, in quel cantiere, gli uomini del comandante Nunzio Tricoli, insieme al nucleo ispettorato del lavoro carabinieri, hanno apposto i sigilli ad un fabbricato costituito da sei appartamenti, con relativi garage, del valore di oltre € 1.000.000. Quattro le persone finite sotto inchiesta per abusi edilizi e violazioni del codice dei beni culturali e del paesaggio: il collaudatore in corso d’opera dei lavori, il legale rappresentante della ditta esecutrice, il direttore dei lavori e il legale rappresentante della società immobiliare che ha disposto i lavori. Secondo gli elementi a disposizione degli inquirenti si sta costruendo in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico in totale difformità, rispetto ai titoli edilizi rilasciati, attraverso l’utilizzo di false attestazioni da parte del collaudatore e del committente dei lavori. Una indagine, quella della Procura lagonegrese, che dall’estate scorsa ha portato ad una serie di sequestri di cantieri per reati diversi e sotto inchiesta tecnici, anche comunali, committenti, il sindaco e suoi familiari.
E questa mattina la finanza di Sapri era di nuovo a Policastro presso altri cantieri. Accertamenti che hanno fatto scattare altri provvedimenti giudiziari.