Amava definirsi non l’ultimo o l’unico abitante di Roscigno Vecchia, ma “il primo del nuovo millennio”. Il piccolo borgo alburnino piange la scomparsa di Giuseppe Spagnuolo. “Libero”, come era soprannominato, è morto all’età di 76 anni all’ospedale “Ruggi” di Salerno, dove era stato ricoverato da alcuni giorni per delle complicazioni del suo stato di salute.
Un simbolo per Roscigno Vecchia. Spagnuolo, dopo alcuni anni trascorsi in Lombardia per lavoro, aveva deciso di stabilirsi nel borgo fantasma, sgomberato agli inizi del ‘900 in quanto dichiarato inagibile, ereditando il ruolo di abitante solitario dalla precedente custode, Teodora Lorenzo, detta Dorina, morta nel 2001. Tanti i turisti che in questi anni hanno visitato l’affascinante paese-museo, confidando di incontrarlo e di parlare con lui, per rubare pezzi della storia del borgo alburnino. Libero, affacciato al balcone su Piazza Nicotera con la sua pipa in bocca, non si è mai tirato indietro, dispensando sorrisi, foto e racconti a chiunque incontrasse. Ora, Roscigno Vecchia sarà ancora più vuota senza di lui.
“Così solitario e abusivo nella sua esistenza” ha scritto su Facebook la figlia Marilena “ma sempre disponibile. Estraneo gli era il mondo perché la sua saggezza spontanea, forgiata dall’esperienza e dall’esistenza, era il suo mondo. Addio papà non ti dimenticheremo”. Una grande perdita per la comunità di Roscigno, che darà il suo ultimo saluto a Libero sabato 20 gennaio alle ore 15:00, nella Chiesa di San Nicola di Bari.