Spaccio di droga in carcere. Blitz nella casa circondariale di Fuorni, a Salerno, per mano della Guardia di Finanza e del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria. 16 le persone arrestate, 9 in carcere e 7 ai domiciliari, tra cui figura anche l’agente di polizia penitenziaria che lo scorso 21 dicembre venne scoperto dal cane Spike mentre provava a introdurre droga in cella, e dopo un rocambolesco inseguimento venne acciuffato insieme alla compagna, sua complice.
Le accuse per tutti gli arrestati sono, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e introduzione di telefoni cellulari in carcere, ma vengono contestati anche reati come estorsione, vendita di armi, riciclaggio e auto riciclaggio. Complessivamente, sono 31 le persone indagate nella maxi indagine della Procura di Salerno, mentre l’operazione è stata condotta in 11 comuni, tra cui Angri, Bellizzi, Eboli, ma anche Lecce e Forlì. Secondo l’ipotesi accusatoria, a capo del presunto gruppo criminale, ci sarebbe un detenuto vicino al clan De Feo, che tra il 2022 e il 2023, dall’interno del circondariale di “Fuorni”, gestiva tutte la attività, coordinando in particolare le piazze di spaccio di Bellizzi, Montecorvino Pugliano e Battipaglia.
Fiamme Gialle e Polizia hanno documentato l’ingresso di droga in carcere per un valore di circa 50mila euro. Grazie agli incassi del traffico di droga, il gruppo criminale aveva reinvestito parte dei guadagni in un centro estetico a Bellizzi e in un’auto di lusso, entrambi finiti sotto sequestro. Il sodalizio, secondo la ricostruzione della Procura, aveva una rigida organizzazione: c’era chi aveva il compito di reperire la droga, altri sim e cellulari, altri ancora la gestione delle carte prepagate.
Dalle indagini, sono emersi anche episodi di violenza e la vendita di un’arma modificata, con detenuti che facilitavano lo spaccio nel carcere sfruttando la libertà di movimento concessa per lavoro.