Ha del clamoroso la decisione adottata dai fratelli Domenico e Giuseppe Ricciardone di ritirare il Sassano Calcio dal campionato di prima categoria girone H. Solo lo scorso maggio, la squadra aveva centrato la promozione dalla seconda categoria, un risultato accolto con grande entusiasmo anche dalla locale Amministrazione comunale, che volle ricevere e premiare presso la sede municipale tutti i protagonisti.
Anche quest’anno i due storici dirigenti avevano allestito una squadra valida, ma la classifica non è mai decollata, nonostante i cambi nella guida tecnica: dapprima l’uscita di Cammarano, poi di Pepe e per ultimo era stato chiamato al timone Gaetano Cetrangolo, il cui esordio è coinciso con la sconfitta sul campo dell’Atletico Battipaglia, anche se ancora non era stato sottoscritto alcun contratto. Proprio la scelta di affidare la guida tecnica all’allenatore di Vibonati non è stata gradita dalla squadra, che ha comunicato ai presidenti Ricciardone di non voler proseguire gli allenamenti se la società avesse insistito nel proporre Cetrangolo come allenatore.
Una decisione, quella dei calciatori, che ovviamente non è piaciuta al patron Mimì Ricciardone, il quale ha inviato una PEC al Comitato Regionale della Federcalcio Campania, annunciando il ritiro dal Campionato. La motivazione addotta nella comunicazione ufficiale è però diversa da quella reale: si parla, infatti, di problemi di natura economica, ma la scelta di lasciare va invece ricercata in una questione tecnica.
Con l’uscita di scena del Sassano, va via un pezzo di storia del calcio nel paese che ha dato i natali al calciatore più famoso del territorio, vale a dire il “Capitano” Giuseppe Bruscolotti.