Il manager dell’Asl di Salerno Gennaro Sosto ha presentato la nuova organizzazione della rete ospedaliera salernitana ai sindacati e ai sindaci. Una prima veloce presentazione che sembra tener conto delle esigenze del territorio e mantenere l’esistente in un quadro comunque difficile dove la carenza dei medici resta una problematica concreta. In base a quanto trapelato fino ad ora agli ospedali viene data una connotazione specifica. Sapri, Polla,Vallo, Eboli e Battipaglia vengono classificati nella rete dell’emergenza come presidi di primo livello, presidio di base è invece Oliveto Citra, mentre quelli di Roccadaspide ed Agropoli diventano presidi di area disagiata .
Se andiamo più nel dettaglio il Luigi Curto di Polla è Dea di primo livello, spoke per l’infarto acuto e le emergenze pediatriche, pronto soccorso traumatologico e stroke unit di primo livello per l’ictus.
Il San Luca di Vallo della Lucania, Dea di primo livello, è classificato come quello di Polla sull’ ictus; è inoltre hub per l’infarto , centro trauma di zona con trauma team, spoke nelle emergenze pediatriche e gastroenterologiche, specializzato nella procreazione assistita e spoke di primo livello nella rete della terapia del dolore per un totale di 286 posti letto .
L’ospedale di Sapri , classificato come Dea di primo livello, è, come Polla e Vallo, spoke per l’infarto acuto e inoltre , pronto soccorso traumatologico per un tortale di 116 posti letto . Condividerà Oncologia con Polla e il Trasfusionale con Vallo. A sapri è prevista inoltre una delle Case di Comunità programmate per il territorio e una Centrale Operativa Territoriale.
Per quanto riguarda Agropoli che sarà a vocazione riabilitativa, sono previsti 100 posti letto di cui 60 per la riabilitazione funzionale, 20 di medicina generale, e 20 in lungodegenza. Confermata anche la terapia iperbarica . Sarà inoltre Punto di Analisi Decentrate. Roccadaspide lascia Eboli e Battipaglia e si accorpa a Vallo e Agropoli, conserva il Pronto Soccorso e conta 66 posti letto totali di cui 20 per l’ospedale di comunità. Oliveto, come presidio di base e spoke di II livello per la terapia del dolore conta 82 posti letto. Si attendono ora le reazioni e soprattutto l’effettiva attuazione del piano, visto che in passato è rimasto solo su carta.