<< La sentenza è molto chiara. I lavori sono abusivi. Il sindaco non si è reso ancora conto delle disastro ambientale che ha causato sul costone roccioso >>. Così l’avvocato Adolfo Scarano commenta la sentenza con cui il Tar ha rigettato il ricorso del comune di Camerota dichiarando illegittimi i lavori eseguiti sulla falesia. I giudici hanno escluso che ci fosse la somma urgenza . Il sindaco aveva chiesto l’annullamento dell ‘ordinanza con cui la soprintendenza ordinò la sospensione dei lavori e l’utilizzo dei massi della falesia a protezione della strada, lato mare. Una disposizione che fu disattesa. Secondo quanto scritto nella sentenza gli interventi sul costone roccioso sono stati segnati da una serie di abusi. Per l’avvocato Pasquale D’Angiolillo,che ha rappresentato il sindaco Mario Scarpitta, ci sono gli estremi per appellarsi al consiglio di Stato, ma spetta al primo cittadino decidere se andare avanti o meno contro i tre ministeri che ha chiamato in causa con il suo ricorso al Tar.<< Gli interventi sul costone roccioso che sovrasta la strada costiera sono stati eseguiti secondo le norme in materia – precisa D’Angiolillo – il Tar ha valutato solo i contenuti delle ordinanze della soprintendenza ma non ha tenuto conto dei verbali stilati in prefettura con i vigili del fuoco e il genio civile che attestano la pericolosità della strada e la necessità di intervenire con urgenza >>. Intanto Scarano, che al Tar ha rappresentato le associazioni ambientaliste, ha già presentato una lettera denuncia alla Procura. << Nei giorni scorsi – spiega – il sindaco ha annunciato l’avvio dei lavori di messa in sicurezza sulla strada Mingardina in località Finocchiara, è forte il rischio che possa reiterare il reato. Chiedo al Procuratore – alla luce anche della dettagliata sentenza del Tar, di adottare i provvedimenti del caso>>.
Sulla vicenda sono intervenuti il consigliere regionale Michele Cammarano e il vicepresidente della camera dei deputati Sergio Costa. Segue il comunicato stampa
M5S Campania: “Lavori illegittimi sulla strada del Mingardo, bene la sentenza del Tar”
Il vicepresidente della Camera dei Deputati Sergio Costa e il consigliere regionale Michele Cammarano: “Si riafferma l’importanza di tutelare e preservare il nostro patrimonio ambientale”
“Come Movimento 5 stelle esprimiamo soddisfazione per la recente sentenza del Tar in merito al costone di falesia finito in polvere in prossimità della spiaggia del Mingardo a Marina di Camerota. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha rigettato integralmente il ricorso presentato dal Comune di Camerota contro la Soprintendenza che aveva chiesto l’immediata sospensione dei lavori. Una decisione che conferma la fondatezza delle nostre preoccupazioni. Fin da subito infatti avevamo denunciato la situazione con atti parlamentari, evidenziando il grave danno ambientale e paesaggistico causato dalla polverizzazione di un elemento di inestimabile valore naturalistico. Le falesie e le grotte di Camerota, parte del patrimonio mondiale Unesco, rappresentano una testimonianza straordinaria della presenza dell’uomo nel sito dalla preistoria all’età moderna. La sentenza riafferma l’importanza di tutelare e preservare il nostro patrimonio ambientale e culturale e di rispettare rigorosamente le normative che lo regolamentano. Continueremo a vigilare affinché simili episodi non si ripetano a salvaguardia dei nostri tesori naturali e storico-culturali”. Dichiarano il vicepresidente della Camera dei Deputati Sergio Costa e il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano.