E’ tornato a casa il 75enne di Ascea, aggredito da un cinghiale sabato pomeriggio. L’uomo si era recato nel suo terreno a Mandia, frazione del comune cilentano, quando, mentre stava dando da mangiare ai suoi animali, un ungulato di imponenti dimensioni l’ha prima puntato da una distanza di circa 50 metri e poi lo ha azzannato a un braccio.
Il contadino ha cercato di liberarsi, ma nella fuga è caduto in un dirupo, a margine del suo terreno, e solo a quel punto il cinghiale si è allontanato ed è scappato via. L’episodio, che poteva avere conseguenze drammatiche, si è consumato davanti agli occhi della moglie del 75enne e di un vicino di terreno che hanno subito allertato i soccorsi.
L’uomo è stato trasportato all’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania dove ha ricevuto tutte le cure del caso: ha subito danni ai tendini, e per questo necessita di ulteriori esami, ma fortunatamente è tornato a casa, dopo un breve passaggio nel reparto di ortopedia.
La sicurezza dei cittadini residenti nel territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e non solo, continua ad essere messa a repentaglio dalla presenza massiccia di ungulati che, sia di giorno che di notte, distruggono coltivazioni, invadono i centri abitati e spesso causano incidenti stradali.
Per l’Ente Parco, dunque, che solo qualche settimana aveva annunciato l’introduzione di altri 300 selecontrollori, resta la principale problematica da risolvere sul territorio.