Risale a un anno fa il ritrovamento delle prime 5 carcasse di cinghiale positive alla Peste Suina Africana nella Foresta Cerreta – Cognole di Montesano sulla Marcellana, ma ad oggi l’epidemia che colpisce gli ungulati non è stata ancora debellata.
Nei giorni scorsi, infatti, si è registrato un nuovo caso a Buonabitacolo, individuato grazie all’azione di sorveglianza passiva da parte dei GOT, i Gruppi Operativi Locali, e dei Servizi Veterinari. Nonostante l’emergenza e le restrizioni, inoltre, il CRESAN e i Servizi Veterinari hanno scovato, a Montesano, un allevamento familiare con 3 suini di circa 50 kg, privi di identificazione e quindi di tracciabilità, posti immediatamente sotto sequestro e pronti per l’abbattimento e la distruzione.
Continuano, dunque, le attività e le operazioni sul territorio per ridurre i casi di Peste Suina Africana, attraverso azioni di depopolamento dei cinghiali con l’abbattimento da parte dei bioregolatori e la cattura degli ungulati, in particolar modo nella Zona I e II, dichiarata Rossa, la quale attualmente interessa i comuni di Sassano, Casaletto Spartano, Montesano sulla Marcellana, Casalbuono, Buonabitacolo, Sanza, Padula e Caselle in Pittari.