C’erano gli amici e i patenti e poi c’era il mondo del calcio, quello di Sapri e quello della Salernitana . Le due famiglie sportive in cui è vissuto e cresciuto facendo il magazziniere . Un ruolo che ha svolto con competenza, rispetto di tutti e semplicità, dedicandoci anima e cuore. Un atteggiamento rispetto la vita e gli altri che gli ha consentito di conquistare il cuore di tutti , ed è venuto chiaramente fuori ai funerali. All’ultimo saluto di Gerardo Salvucci c’era una delegazione della Salernitana, con dirigenti, tifosi, tecnici e colleghi , capitanati dal team manager Avallone. Non è mancato il calciatore del Napoli Pasquale Mazzocchi , ex salernitana ed ex del Sapri Calcio
In prima fila il fratello. Assente la madre costretta a casa su una sedia a rotelle afflitta dal dolore per la scomparsa di un altro figlio. Solo pochi mesi fa Gerardo aveva perso l’unica sorella.
Al termine dei funerali, celebrati nella chiesa madre dal parroco don Raffaele Brusco e dal cappellano della salernitana don Roberto Faccenda, i tifosi hanno acceso fumogeni davanti ad uno striscione dedicato al magazziniere granata, ed insieme ad altri hanno lanciato l’idea di dedicare a Gerardo lo spogliatoio e una partita da tenere al termine del ritiro della squadra.