Arriva la sentenza definitiva per il 60enne salernitano Ulisse Voria, che nel 2016 adescò una ragazza di 19 anni di Parma sul web e ne abusò per 6 mesi. L’uomo, all’epoca dei fatti, si finse un giovane bello e palestrato su un sito di incontri e convinse la ragazza, affetta da un lieve deficit cognitivo, a lasciare la sua città e trasferirsi a Salerno, dove scoprì l’inganno dell’uomo e iniziò per lei l’incubo.
Dal dicembre 2016 fino al maggio dell’anno seguente, la 19enne, con una difficile situazione familiare alle spalle, madre anaffettiva e padre alcolizzato, fu costretta a subire botte e violenze sessuali e addirittura a prostituirsi. Voria infatti la iscrisse a un sito di incontri, reperendole clienti e accompagnandola agli appuntamenti, per poi tenere tutto il denaro per sé, fino a quando, dopo una violenta aggressione da parte dell’uomo, la ragazza finì in ospedale e lì, al Pronto Soccorso, denunciò tutto mettendo in moto la macchina della Procura.
Dopo circa 7 anni dunque il 60enne è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione, che dichiarando inammissibile il ricorso del legale dell’uomo, ha confermato la sentenza di 4 anni e mezzo di reclusione, già emessa in primo grado e in Appello.