Una sentenza che fa discutere quella pronunciata dalla Corte d’Appello di Salerno nei riguardi del sedicente fotografo ebolitano che nel luglio 2022 abusò di una ragazzina di 11 anni di Battipaglia. Secondo i giudici, l’ormai 40enne non è colpevole di violenza carnale, ma di atti sessuali con minore, motivo per cui la pena è stata ridotta da 7 anni di reclusione, inflitti in primo grado, a 5.
La nuova configurazione del principale tra i reati di cui si è macchiato l’uomo fa leva su una sorta di possibile libertà di autodeterminazione della ragazzina, che però non significa consenso, cosa neppure presa in considerazione essendo la vittima di soli 11 anni. I genitori della bambina non hanno accolto di buon grado la decisione dei giudici: i loro legali avevano già contestato la requisitoria, sottolineando che un mese dopo la violenza subita dalla figlia, l’uomo, che si finse un fotografo, promettendole un book fotografico gratuito, contattò nuovamente la ragazzina per chiederle un incontro tramite un gruppo chiamato “Giovanissimi Hot”.
Per la difesa, invece, non vi sarebbe la prova certa di una violenza sessuale consumata, poiché i medici del Pronto Soccorso di Battipaglia effettuarono la visita ginecologica senza praticare la colposcopia. Il 40enne dal novembre 2022 si trova nel Carcere di Vallo della Lucania, e in pratica, in base alla sentenza della Corte d’Appello ha già scontato un terzo della sua pena e non si esclude che i suoi legali, mentre le parti civili preparano il ricorso in Cassazione, chiedano per lui i domiciliari.