Accertamento tecnico irripetibile questa mattina presso la Stazione di Centola per andare avanti nelle indagini sul deragliamento del treno. La Procura di Vallo della Lucania, affiancata dai legali delle 5 persone iscritte nel registro degli indagati, tre funzionari di Rfi e due direttori dei lavori della ditta incaricata degli interventi sulla tratta , hanno seguito una serie di rilievi ed ispezioni compiuti sul posto. Dalle 9.30 fino circa alle 13 si sono svolte le operazioni . In particolare, un motocarrello ha percorso il tratto dalla stazione precedente fino a quella di Centola, ripetendo il percorso fatto il 9 luglio dal treno merci poi sviato, e questo al fine di effettuare la diagnostica sullo stato dei binari. Pare che sia emerso in un tratto un disallineamento , ma proprio sull’utilizzo di questo accertamento tecnico è intervenuta l’eccezione sollevata dall’avvocato Franco Maldonato, legale di due degli indagati, (il titolare dell’interruzione e il preposto di RFI), il quale ha contestato che i rilievi siano stati fatti ed elaborati dalla stessa Rfi, parte in causa nella vicenda. L’eccezione trasformerebbe l’accertamento eseguito stamane in un’operazione del pm che non potrebbe essere utilizzata come prova anticipata nel dibattimento.
Ed ecco le parole dell’avvocato Maldonato che spiega l’eccezione e accende i riflettori sull’addensamento del pietrisco come possibile causa dell’incidente.