Chiuso il processo relativo all’operazione Pixus sul giro di droga scoperto nel 2015 nel Golfo di Policastro. Il Tribunale di Lagonegro, in composizione monocratica nella persona del giudice, la dott.ssa Carmela Pagano ha dichiarato di non doversi procedere per avvenuta prescrizione del reato nei confronti di 8 dei 9 imputati, tutte persone di età compresa tra i 27 e i 43 anni residenti a Sapri, Santa Marina e Morigerati. Il giudice ha invece condannato il nono imputato, il 32enne napoletano Antonio Pandolfi , che era il fornitore della droga, ad un anno e dieci mesi di reclusione e a 6500 euro di multa riconoscendo la recidiva specifica.
Un altro degli imputati del processo era stato già giudicato con rito alternativo in altra sede. E’ stato disposto inoltre il dissequestro e la restituzione all’avente diritto della Fiat Panda a bordo della quale durante un controllo di polizia venne rinvenuto un consistente quantitativo di droga, eroina e hashish destinata allo spaccio e che venne sequestrata nell’aprile 2015.
L’operazione all’epoca ebbe una vasta eco per il coinvolgimento di giovani del territorio, la gran parte in forma marginale, e solo perché avevano fatto qualche cessione di dosi magari acquistate per sé, e perché avevano rapporti con i principali indagati che andavano a procurarsi la droga a Napoli e la rivendevano sul territorio del Golfo di Policastro utilizzando spesso un linguaggio in codice in cui lo stupefacente , come emerse nelle intercettazioni, veniva equiparato alla pizza e il via allo spaccio veniva delineato da frasi quali “Vengo a mangiare una pizza a casa tua. Porto un amico”. Nell’ambito dell’operazione all’epoca emerse anche il reato di rapina compiuto da due degli indagati nei confronti di un terzo per sottrargli 900 euro di proventi dello spaccio e riutilizzarli per l’acquisto di stupefacenti.