Aggrediscono e accoltellano all’addome un 21enne, due minori arrestati in flagranza di reato con l’accusa di tentato omicidio a Marina di Camerota. Si tratta di un 16enne residente a Milano e di un 17enne della provincia di Firenze, mentre un 19enne residente a Milano coinvolto nella lite è stato deferito in stato di libertà. E’ il risultato di quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica durante la Notte Bianca al culmine di una lite che aveva già avuto un precedente qualche giorno prima quando c’era stato uno screzio tra un gruppo di ragazzi del posto e altri giovani del Nprd. Tutto sembrava essere finito lì. Domenica però all’alba in piazza Bolivar i contendenti sono di nuovo venuti a contatto. In particolare il 21enne, originario di Maddaloni ma residente a Camerota capoluogo, si è trovato da solo in un locale e qui, per quelli che sembrano essere stati futili motivi, è riscoppiata la lite conclusasi poi con un profondo fendente all’addome nei riguardi del 21enne attinto al fegato. Il giovane è stato subito trasferito presso l’ospedale di Vallo della Lucania dove si trova tuttora in prognosi riservata.
Sul posto i Carabinieri della stazione di Marina di Camerota agli ordini del comandante Francesco Carelli che sono riusciti a risalire ai responsabili assicurandoli alla giustizia coadiuvati anche dai militari della Stazione di San Casciano di Pesa che sono intervenuti visto che il giovane toscano, dopo i fatti, era rientrato nel suo paese. E’ stato accompagnato presso il Centro Prima Accoglienza di Firenze mentre il 16enne di Milano presso il Cpa di Napoli. Non è la prima volta che durante l’estate Marina di Camerota balza al centro della cronaca per episodi di risse e aggressioni. Ferma condanna è arrivata sull’episodio dall’amministrazione di Camerota. “Non possiamo e non vogliamo tollerare atti di violenza tra i giovani- ha detto il sindaco Scarpitta- sono in contatto con esponenti del governo perché abbiamo bisogno di un supporto immediato. A Camerota d’estate si riversano milioni di persone, e non è possibile controllare tutto con così pochi uomini a disposizione. C’è bisogno di un dispiegamento di forze dell’ordine massiccio.”