Rimarrà esposta permanentemente nella Cappella dell’Ospedale dell’Immacolata di Sapri, una reliquia dei capelli del Beato Carlo Acutis, il giovane di origini cilentane morto a Monza a soli 15 anni, nel 2006, a causa di una leucemia fulminante. L’accoglienza domenica mattina, alla presenza del cappellano, don Pasquale Pellegrino, e di numerosi fedeli, che hanno atteso con trepidazione l’arrivo della reliquia, portata dalla madre del giovane, Antonia Salzano, che dall’altare ha raccontato la semplicità con cui il figlio si è dedicato agli ultimi, i miracoli compiuti da Carlo, che la gente di tutto il mondo continua a segnalarle, e ha più volte sottolineato l’importanza della preghiera per sé stessi e gli altri.
Durante la sua intensa testimonianza, parlando del giovane Beato, mamma Antonia non lo ha mai chiamato figlio, consapevole, evidentemente, che quel figlio, perso improvvisamente, ormai appartiene al mondo e alla Chiesa. La mamma del giovane, che presto verrà canonizzato, conduce ormai una vita da missionaria, girando il mondo per raccontare il Beato Acutis e la sua devozione, maturata da bambino.