Proseguono le operazioni di spegnimento del rogo che ha coinvolto 60mila tonnellate di rifiuti nel comprensorio militare di Persano. I Vigili del Fuoco di Eboli e di Agropoli sono al lavoro coadiuvati da quelli di Salerno e dalle autobotti chilolitriche arrivate da Caserta e Napoli. La Procura di Salerno ha aperto un fascicolo d’inchiesta su quanto accaduto. La voce diffusa, e sostenuta anche da alcuni sindaci come quello di Serre Opramolla, è che siano stati rinvenuti diversi punti di innesco, il che farebbe propendere per l’atto criminale e doloso, ma toccherà al Nucleo investigativo antincendio dei Vigili del Fuoco fare chiarezza su come sia partito l’incendio, anche se la presenza ancora di focolai non rende facile questo compito. Sul posto d’altra parte non ci sarebbero telecamere, il che non aiuta nelle indagini. A far propendere per la tesi del dolo anche la tempistica dell’incendio, scoppiato proprio nel giorno dell’affidamento alla Vibeco dell’incarico di rimozione delle ecoballe, ferme a Persano da due anni. Ieri avrebbero dovuto iniziare le operazioni da concludersi in 45 giorni. Prima il sequestro da parte della Procura di Potenza, che sta indagando sullo scandalo del traffico di rifiuti non autorizzato tra Italia e Tunisia, poi a dicembre scorso l’avvio della classificazione dei rifiuti per poter procedere alla rimozione, hanno ritardato i tempi fino ad oggi, quando è rimasto ben poco da prelevare perché molti di quei rifiuti sono finiti in cenere. C’è preoccupazione anche sul fronte delle conseguenze per il territorio. I sindaci dell’area hanno emanato ordinanze che vietano la raccolta di frutta e ortaggi per 48ore mentre sono in corso rilievi con strumenti speciali per definire il livello di diossina nell’aria e analizzare il particolato. Quello che si sa è che i fumi si sono propagati verso il mare ma dati certi ancora non se ne hanno. Stamattina c’è stato un sopralluogo dei sindaci in discarica e gli incontri si vanno perpetuando di ora in ora alla ricerca di soluzioni concrete.
Intanto, continuano senza sosta gli incontri tra la Prefettura di Salerno e i sindaci della Piana del Sele, preoccupati per l’incendio a Persano che sta arrecando non pochi problemi per la popolazione e nella gestione dell’emergenza. I primi cittadini chiedono risposte ma soprattutto dati certi dall’Arpac sulla qualità dell’aria, visto che il rogo ha mandato in fumo tonnellate di rifiuti stoccati nell’aria militare. Tra sindaci in presenza e in remoto, rappresentanti degli Enti, dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Ordine, tra cui il comandante dei Carabinieri, Filippo Melchiorre, ed il Questore, Giancarlo Conticchio, il Prefetto vicario Franca Fico ha cercato di rassicurare tutti gli intervenuti, ma la situazione è in divenire e le preoccupazioni dei primi cittadini sono ancora tante.