Resta in carcere Mario Eutizia, il badante killer di 48 anni che nei giorni scorsi, ai Carabinieri di Caserta prima e al pm della Procura di Santa Maria Capua Vetere dopo, ha confessato l’omicidio di ben 4 anziani. A stabilirlo il gip del Tribunale casertano che, pur non convalidando il fermo, in quanto non ha ritenuto sussistente il pericolo di fuga dato che l’uomo si è volontariamente consegnato all’autorità giudiziaria, ha disposto per il 48enne la custodia in carcere, giudicando realmente esistente il pericolo di reiterazione del reato.
Eutizia, dunque, resta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere con l’accusa di omicidio plurimo, ma i suoi legali hanno fatto sapere che siccome l’uomo è affetto da patologia terminale diverse strutture si sono già fatte avanti per poterlo curare all’esterno del carcere. Non è escluso, inoltre, che gli avvocati di Eutizia ricorrano al Riesame per chiedere la scarcerazione.
Nell’auto confessione dello scorso 22 agosto, il 48enne ha ammesso che nei 10 anni in cui ha accudito anziani, ne ha uccisi ben 4, due a Latina nel 2014, uno a Casoria a dicembre 2023 e infine un 96enne a Vibonati, Gerardo Chintemi, morto lo scorso 4 marzo. In questo caso, rispetto a quanto dichiarato da Eutizia, Chintemi non era malato terminale, ma era affetto da demenza senile e altre patologie, ma non in condizioni tali da indurre il badante, come da lui stesso dichiarato, a porre fine alle sue sofferenze in quanto in fin di vita.
Inoltre, il gip che ha ascoltato il 48enne durante l’interrogatorio di garanzia ha dichiarato la sua incompetenza territoriale per giudicare il caso e così ha trasmesso gli atti al Tribunale di Latina, luogo in cui, secondo la confessione di Eutizia, sarebbe stato commesso il primo dei 4 omicidi.