Nemmeno il tempo di archiviare il caso Prysmian Fos, che la Piana del Sele deve fronteggiare un’altra emergenza: lo sciopero dei lavoratori della Cooper Standard a Battipaglia. A rischio il posto di lavoro di 100 operai dell’azienda dell’automotive, fornitrice strategica per il gruppo Stellantis, ma la sensazione di dipendenti e sindacati, è che a questa ipotesi di riduzione del personale possa seguire un progressivo e inesorabile depauperamento delle professionalità in azienda, a causa del calo delle commesse di circa il 44%.
La notizia si è diffusa a macchia d’olio tra i lavoratori, tanto che mercoledì mattina hanno incrociato le braccia e iniziato a scioperare ad oltranza. I rappresentanti sindacali hanno fatto sapere di essere stati informati direttamente dall’azienda sulla situazione di grave incertezza in cui si trova e sulla concreta minaccia di perdere un centinaio di operai. Ciò potrebbe avere conseguenze devastanti per tutto il territorio della Piana del Sele: se l’azienda dovesse chiudere, infatti, sarebbero ben 500 le persone a rischio licenziamento.
Secondo i sindacati, le cause che hanno portato al calo delle commesse risiede nelle politiche adottate da Stellantis, che sta consolidando la sua strategia produttiva in stabilimenti in Serbia e Repubblica Ceca, dove i costi sono inferiori. I rappresentanti sindacali chiedono un piano industriale triennale serio che possa tener conto di nuovi potenziali progetti e un miglior bilanciamento tra i nuovi profili ripartiti tra Battipaglia e la Serbia, e nonostante un primo confronto informale in cui si è accennato alla necessità di tornare al lavoro per evitare il blocco della filiera lo sciopero continua.