Il ricordo di Emanuele Melillo, il giovane autista 32enne scomparso il 22 luglio 2021 a Marina Grande di Capri in un terribile incidente stradale, è ancora vivo nei cuori di chi lo ha conosciuto e di chi condivideva con lui la passione per il Napoli, soprattutto a Sapri, dove l’associazione sportiva e culturale cittadina dedicato al Club azzurro porta anche il suo nome. La Città della Spigolatrice è infatti molto legata ad Emanuele: il padre Nazzareno risiede da tempo a Sapri, e qui il giovane aveva vissuto per diversi anni.
Nel luglio 2021, Emanuele, alla guida di un bus di trasporto locale, precipitò con il mezzo a Capri dalla Statale 66, schiantandosi sul sottostante lido balneare. Il 32enne purtroppo morì, mentre altre 23 persone rimasero ferite, e per il decesso del giovane autista sono state rinviate a giudizio tre persone, un medico dell’Azienda Trasporto Capri, per la quale lavorava la vittima, il legale rappresentante della stessa azienda, e un ingegnere, funzionario della Città Metropolitana di Napoli, quest’ultimo accusato di non avere provveduto al collocamento delle barriere di contenimento, nel tratto della provinciale, teatro della tragedia.
Secondo una prima ricostruzione, infatti, Melillo perse il controllo del mezzo a causa di un malore e probabilmente il bus non sarebbe precipitato se la ringhiera lungo la Statale 66 fosse stata a norma.
E mentre il processo va avanti per omicidio colposo, la prossima udienza infatti si terrà il prossimo 10 ottobre, il Club Napoli Sapri, intitolato ad Emanuele, apre le sue iscrizioni: chiunque sia interessato, può scrivere un’e-mail a clubnapolisapri@gmail.com oppure iscriversi al gruppo Facebook “CLUB NAPOLI SAPRI”.