Il basso salernitano si conferma ancora una volta terra di centenari. L’ultima in ordine di tempo a spegnere le sue prime 100 candeline è stata nonna Rosa Santucci a Padula, circondata dall’affetto di familiari e amici. Presso la Casa di riposo “San Pio II”, dove la signora vive dal 2015, per nonna Rosa è stata preparata una grande festa, alla presenza anche dell’amministrazione comunale, guidata da Michela Cimino, che ha voluto consegnarle una targa per l’importante traguardo raggiunto, a nome di tutta la comunità di Padula.
Proprio la prima cittadina ha espresso tutta la sua gioia e riconoscenza nei confronti di nonna Rosa, donna solare e simpatica, che ha affrontato la vita sempre con dolcezza e tanta riconoscenza nei confronti delle persone a lei care e della sua terra. “E’ una preziosa custodita dell’identità locale” ha affermato la sindaca Cimino “Un esempio di legame alla nostra città, alle sue tradizioni e alla sua gente”.
Alla festa non sono mancati i figli, i nipoti e i pronipoti della festeggiata, che ha ricevuto gli auguri anche dai due parroci di Padula, don Giuseppe Radesca e don Vincenzo Federico, e dal medico del Paese, Giovanni Alliegro, che ha ricordato ai presenti la forza e i sacrifici fatti negli anni da nonna Rosa, non ultima la sfida contro il Coronavirus, per la quale era stata ricoverata, durante l’emergenza Covid, all’ospedale “Da Procida” di Salerno. Una battaglia vinta, così come le tante difficoltà affrontate in questi suoi primi 100 anni di vita, ora solo un ricordo per dare spazio ai festeggiamenti in suo onore.