Anziani legati ai letti o alle sedie a rotelle, spesso con addosso maglioni vecchi o indumenti stracciati, lasciati soli su materassi intrisi di urine o con il pannolone. Raccapricciante scoperta a Salerno, nell’Istituto Europeo per la Terza Età di località Cappelle, dove nella giornata di martedì sono arrivati i Nas di Salerno, assistiti dal personale dell’Asl e del Comune. 10 le persone raggiunte da provvedimenti cautelari, ma gli indagati sono ben 22, accusate a vario titolo di sequestro di persona e maltrattamenti di anziani e disabili.
Agli arresti domiciliari è finito Sante Sica, 64enne di Montecorvino Rovella ritenuto il “dominus” della struttura, seppur senza alcuna carica formale, mentre la direttrice e vicepresidente del Cda della società cooperativa che gestiva la comunità tutelare, Karolin Cupo, è stata raggiunta dal divieto di esercitare imprese e ricoprire uffici direttivi, e infine per l’operatore Gerardo De Gregorio, ritenuto come una sorta di factotum, l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Per altre 7 persone, tutti operatori socio sanitari, è scattato il divieto di esercitare la loro professione per un anno.
Durante le indagini, sono emersi veri e propri episodi di maltrattamenti nei confronti degli ospiti della struttura, che pare fosse carente sia dal punto di vista dell’organico che strutturale. Per gli inquirenti, il solo scopo della casa di cura era quella di ottenere il massimo profitto, accogliendo persone affette da ogni tipo di patologia, anche in fin di vita.
Tutti e 33 gli ospiti sono stati ricollocati presso altre strutture o hanno fatto ritorno a casa dai propri familiari, indignati e arrabbiati per quanto accaduto ai loro congiunti.