Ombre inquietanti sui carabinieri di Castello di Cisterna coinvolti nel caso dell’omicidio di Angelo Vassallo.
Sono quelle che arrivano dalle dichiarazioni, tutte da verificare, di un altro malavitoso Francesco Casillo. Supporterebbero la tesi del giro di droga che coinvolgeva malavita, imprenditori e carabinieri e che portò all’uccisione di Vassallo che quel business voleva fermare.
Emergono particolari agghiaccianti sull’omicidio Vassallo. Sono quelli contenuti in un interrogatorio al narcotrafficante Francesco Casillo durante una delle sue collaborazioni e finito tra le carte della Dda di Salerno e dunque nell’ordinanza di custodia in carcere eseguita per l’assassinio del sindaco-pescatore nei confronti dei carabinieri Cagnazzo e Cioffi, del camorrista Ridosso e dell’imprenditore Giuseppe Cipriano. Casillo racconta che nel 2008 Lazzaro Cioffi con altri due militari di Castello di Cisterna andò a casa sua e gli propose un patto : aiutarli a trovare latitanti, armi e droga in cambio di un occhio chiuso sulle sue attività illecite. Casillo fu lo stesso che consegnò nelle mani di Cagnazzo il giovane killer del tenente Marco Pittoni, ucciso durante una rapina all’ufficio postale di Pagani. A ripetere la proposta di Cioffi a Casillo poco tempo dopo è proprio Cagnazzo nella sua caserma di Castello di Cisterna. “Noi possiamo sparare in testa ai tuoi nemici” le parole che – dice Casillo – gli vennero rivolte per ottenere il suo aiuto ad arrestare qualche latitante a Torre Annunziata. Al suo rifiuto Cagnazzo lo schiaffeggiò e l’estate successiva nel 2009 spedì i suoi carabinieri ad Acciaroli, in un territorio fuori dalla sua competenza, per sequestrare lo yacht, la Lamborghini e lo scooter di Casillo che era in vacanza nel resort del fratelli Palladino. Quei sequestri non vennero mai convalidati. Questi nuovi particolari riportati oggi dai giornali e ovviamente da verificare e riscontrare sono inquietanti . Casillo avrebbe definito il gruppo dei carabinieri di Castello di Cisterna “dei veri delinquenti, un clan all’interno della caserma”.