“Per un italiano su due superare i limiti di velocità non è pericoloso”. Questo è uno dei dati che emerge dalla quarta edizione della ricerca sugli stili di guida degli utenti commissionata da ANAS e presentata in occasione della Giornata Mondiale in ricordo delle vittime della strada, basata su un campione di 4.000 persone e oltre 3.500 osservazioni dirette, effettuate su sei differenti tipologie di strade, tra cui l’intera tratta dell’A2.
Fra gli intervistati, l’11,4% ritiene che durante la guida si possa fare altro, mentre poco più del 50% che gli incidenti stradali dipendano da comportamenti errati e il 72,5% pensa che alcol e stupefacenti siano pericolosi. Dalle rilevazioni, migliora, rispetto agli anni precedenti, il comportamento sull’uso del cellulare alla guida, pari a poco a più del 7%, e grazie alle campagne per la sicurezza stradale si sta registrando un progressivo miglioramento anche nell’uso delle frecce per segnalare il sorpasso e delle cinture di sicurezza. Nell’ambito di questa pratica, i più indisciplinati risultano i conducenti over 60, mentre quelli che le indossano più frequentemente hanno una fascia d’età compresa tra i 40 e 60 anni.
Alla luce di questi dati, secondo l’AD di Anas, Aldo Isi, “è necessario investire di più sull’educazione stradale e sulla consapevolezza di rischi e pericoli al volante”. Anas, inoltre, prosegue l’ingegnere “sta lavorando per potenziare ancor di più gli standard di sicurezza della propria rete, nella garanzia della manutenzione ordinaria delle infrastrutture ma puntando anche sull’innovazione tecnologica”.