Si svolgerà giovedì l’udienza per la convalida del fermo di Kai Dausel, il 62enne tedesco accusato dell’omicidio della compagna Silvia Nowak. In questo frangente il gip dovrà vagliare quanto contenuto nel fascicolo della Procura. Intanto l’indagato si trova rinchiuso nel carcere di Vallo della Lucania in attesa di essere sentito nell’interrogatorio di garanzia. Le accuse nei suoi confronti sono gravi : omicidio aggravato e distruzione del cadavere. La Procura è riuscita a circoscrivere i fatti. L’omicidio sarebbe avvenuto tra le 16, orario in cui la Nowak viene vista per l’ultima volta e le 17.30, quando il compagno ne denuncia la scomparsa. In questo lasso di tempo le telecamere immortalano Dausel uscire due volte dallo stesso cancello della villetta senza mai rientrare, il che fa ipotizzare che l’uomo sia rientrato da un’altra entrata posta sul retro, nei pressi della pineta, lì dove su di un paletto è appunto stata rinvenuta una traccia di sangue .
Nessuna altra figura d’altra parte viene immortalata nei pressi della villetta dopo le 15, quando cioè vanno via gli amici con cui Nowak e Dausel avevano pranzato. Inoltre ci sarebbe un audio in cui si sentirebbe la vittima parlare con il compagno da cui si evince un possibile successivo incontro tra i due nella pineta per occuparsi di un cane, cosa in linea con l’uscita di casa di Silvia con guinzaglio e ciotola. Ci sono poi le ombre del passato di Kai Dausel, che all’anagrafe tedesca risulta essere Uwe Altmann. Sono ancora diversi gli elementi da vagliare e sicuramente c’è il movente da chiarire. Il procuratore ha parlato di omicidio d’impeto ma nel puzzle da ricomporre ci sono anche i 6mila euro ritrovati in casa e i 30mila che secondo gli inquirenti sarebbero scomparsi. Intanto nella mente della gente del posto resta lì immagine sinistra di Dausel, sedutosi la sera prima dell’arresto sulla panchina installata in ricordo di Silvia, dopo aver acceso due lumini e deposto delle rose rosse.
Durante la conferenza stampa ripercorsi i due mesi di intenso lavoro e la chiave di volta di audio e video sul caso.
Sotto shock la comunità di Castellabate. Parla il sindaco Marco Rizzo.