Inizia a Vibonati il periodo più atteso e profondo dell’anno: la preparazione alla festa patronale di Sant’Antonio Abate. Dopo le festività natalizie, si apre così una nuova pagina per la comunità cilentana, che nella serata del 7 gennaio ha accolto la discesa dell’effige del Santo dalla sua nicchia. Un momento emozionante per tutti i vibonatesi: dopo la Santa Messa, in cui sono stati ricordati i sacerdoti defunti della comunità, il parroco don Vincenzo Contaldi ha dato il via a questo grande periodo di fede, con l’accensione della lampada e l’esposizione della reliquia e l’effige di Sant’Antonio Abate, accolta tra applausi e lacrime di commozione.
Inizia così il Novenario, nove sere di preparazione alla festa, durante le quali Vibonati ospiterà diverse parrocchie vicine che faranno visita al Santuario e parteciperanno alle celebrazioni accompagnate dai propri parroci, tra cui Capitello, Casaletto Spartano, Camerota, Sapri, Caselle in Pittari e Torraca.
Celebrazioni molto partecipate e sentite, appuntamento fisso per la comunità vibonatese e tanti fedeli provenienti da diverse parrocchie del Golfo di Policastro, che inizieranno alle ore 18:00, con il Rosario e il Canto delle Litanie, la Santa Messa, che quest’anno vedrà la presenza del predicatore Padre Luigi Lorusso, e poi il Canto dell’Inno e la preghiera della Novena. Un periodo di preparazione alla festa del 17 gennaio, da vivere con profonda fede e devozione sull’esempio di Sant’Antonio Abate, Protettore della comunità di Vibonati, in un Anno particolare come quello del Giubileo.