Il nuovo parroco di Vibonati potrebbe bloccare il procedimento giudiziario contro il comune sulla proprietà dell’ex convento . La recentissima sentenza di primo grado del Tribunale di Lagonegro ha chiarito che è dell’Ente Locale e che l’annessa chiesa è invece del fondo per gli edifico di culto presso il Ministero dell’interno. La locale parrocchia, che attraverso , l’ex parroco, don Martino Romano, nel 2020 diede inizio al processo, ritenendo la chiesa proprietaria dell’edificio religioso, e non il comune, ora deve decidere, attraverso il suo consiglio pastorale, se impugnare o meno la sentenza dinnanzi alla Corte d’Appello di Potenza. << Personalmente – dichiara il capogruppo di opposizione e componente del consiglio pastorale Giovanni Scognamiglio – spero che si va avanti. Anche perché faceva parte della nostra strategia arrivare davanti ai giudici di potentini:. dai giudici di Lagonegro abbiamo chiesto ed ottenuto un’accellerazione del processo per consentirci di discutere la questione presso la Corte d’Appello di Potenza, dinnanzi la quale si sarebbe costituita contro il comune e insieme alla parrocchia anche il Fec, difeso dal consiglio di Stato>>
Il sindaco Manuel Borrelli replicando a Scognamiglio sulla strategia intrapresa dalla parrocchia per favorire il trasferimento del processo a Potenza ha così dichiarato :
“ Non capisco perché l’avvocatura di Stato, che difende il Ministero dell’Interno e quindi il fondo per gli edifici di culto- dichiara il sindaco di Vibonati Manuel Borrelli – davanti alla Corte d’Appello di Potenza, nel caso in cui la parrocchia deciderà di impugnare la sentenza di primo grado, dovrebbe schierarsi contro il comune >> . A tal proposito Borrelli ricorda che ” durante il processo di primo grado, costituendosi in giudizio, l ‘ avvocatura di stato , ha dichiarato che la proprietà del convento è del comune e quella della chiesa è del Fec “, così come è stato confermato dai giudici di Lagonegro
Nei prossimi giorni la questione passerà al vaglio del consiglio pastorale e con il suo avvocato deciderà come procedere, ma pare che il nuovo parroco don Vincenzo Contaldo, successo a don Marino lo scorso autunno, non sia orientato ad andare avanti, nel tentativo anche di rasserenare gli animi all’interno della comunità, che con questo processo si è schierato tra comune e parrocchia. << Semmai impugneremo la sentenza – precisa Scognamiglio – come accaduto fino ad oggi le spese non peseranno sui bilanci della parrocchia, saranno sostenute da alcuni fedeli che hanno sposato questa causa >>.