E’ stato rinviato a giudizio il maestro di taekwondo di Capaccio Paestum accusato di violenza sessuale a danno di minori. Il gup ha disposto il processo per il maestro 68 enne su cui pesano le accuse di due gemelline di 11 anni e di una bambina di 9 che avrebbero denunciato palpeggiamenti da parte dell’uomo durante gli allenamenti. Fatti che sarebbero avvenuti tra novembre 2022 e maggio quando, durante degli esercizi di stretching, l’uomo sarebbe arrivato a toccare il seno e le parti intime delle allieve con la scusa di aiutarle ad eseguire correttamente i movimenti. Il 68enne, che da luglio scorso è ai domiciliari, si è sempre professato innocente. Sulla vicenda pende anche un ricorso in Cassazione dopo la pronuncia del Riesame. Alla Suprema Corte si è rivolto il pubblico ministero per chiedere la detenzione in carcere per il maestro vista la gravità delle accuse rivoltegli, mentre i suoi difensori hanno presentato istanza di revoca dei domiciliari e di autorizzazione a proseguire il suo lavoro, con l’utilizzo di misure di controllo come il braccialetto elettronico. Il prossimo 12 marzo si aprirà per lui il processo di primo grado.
Intanto un altro caso di violenza sessuale arriva a soluzione. E’ quello avvenuto a Ceraso a fine ottobre quando una 48enne venne costretta con la forza in una zona isolata e scarsamente illuminata a subire atti sessuali riportandone diverse lesioni. Solo l’intervento di una concittadina e di suo marito impedì il proseguire della violenza e permise di soccorrere la donna ferita alla testa e con il vestito strappato. Le indagini condotte nei mesi successivi hanno permesso di arrestare in questi giorni il responsabile dell’atto, un 38enne originario di Ceraso e residente a Ricigliano dove è stato raggiunto dai Carabinieri. Sull’ episodio aveva espresso al sua condanna anche il sindaco di Ceraso Aniello Crocamo.