Dimissioni Alfieri, il Comune di Capaccio verso le urne. La maggioranza valuta se accelerare.

Atmosfera sospesa al Comune di Capaccio –Paestum dove le dimissioni del sindaco Franco Alfieri non hanno scalfito l’incertezza che aleggia sul futuro. Tanto più che la stessa nota riportante la sofferta decisione protocollata ieri mattina pare possa essere messa in discussione in quanto  la firma non risulterebbe autenticata. Un giallo che ha portato il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone ad annunciare un’interrogazione al Ministro Piantedosi per i diversi elementi della vicenda che renderebbero incerto il ritorno alle urne per Capaccio, a partire dalla possibilità che le dimissioni non siano state validamente presentate, cosa però facilmente recuperabile a stretto giro.  Gli scenari di fronte comunque sono due . O bisognerà attendere che trascorrano  i 20 giorni previsti dalla legge per  un’eventuale ritiro delle dimissioni per poi  giungere alla nomina del commissario da parte del prefetto. In questo caso la comunità locale tornerà al voto nel 2026 o nell’autunno 2025 in concomitanza con le regionali. Oppure potrebbe essere la maggioranza stessa, visto il passo indietro di Alfieri, a decidere, come già suggerito da un consigliere come Scariati, di staccare la spina a questa esperienza amministrativa con le dimissioni di massa che farebbero decadere il consiglio e far arrivare il commissario nell’immediato. In questo caso alle urne si tornerà già nella prossima primavera visto che la legge lo prevede se il commissariamento avviene entro il mese di febbraio. Sulla questione già nella giornata di lunedì si è tenuta una riunione di maggioranza e nelle prossime ore  verrà palesata la decisione assunta. Ci vogliono 9 firme.