Usura ed estorsione aggravata nei confronti di un commerciante di Agropoli sono i reati di cui sono accusati i fratelli Carmine e Gerardo Cesarulo, 38enne il primo e 23enne il secondo. I due sono finiti in carcere, così come disposto dal GIP del Tribunale di Vallo della Lucania, in quanto avrebbero costretto un commerciante del posto, mediante minacce gravi, a farsi consegnare somme di denaro a titolo di interessi usurari.
La vicenda ha radici nel passato, in quanto il più piccolo dei fratelli era già stato condannato per il reato di usura nei confronti della stessa vittima: nella precedente occasione, infatti, è stato accertato che il 23enne, dopo aver elargito una somma di denaro al commerciante agropolese, ne aveva poi preteso la restituzione con un tasso di interesse che andava ben oltre la soglia limite prevista dalla legge. Nonostante la prima condanna, dunque, secondo quanto accertato dalla Procura, Gerardo Cesarulo insieme al fratello Carmine sarebbe tornato a chiedere denaro alla vittima, in forza del precedente patto usurario, questa volta però anche attraverso gravi minacce. Per i due fratelli si sono così aperte le porte del carcere, in attesa di ulteriori sviluppi che arriveranno dalle successive fasi del procedimento.