Sala, il Comune entra a Villa Diana. Tra i progetti la sua trasformazione in caffè letterario.

Primo accesso del Comune di Sala Consilina all’interno dello storico Albergo Villa Diana. Nella mattinata di ieri il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, l’ingegnere Attilio De Nigris e il comandante della Polizia Municipale Salvatore Della Luna Maggio hanno provveduto a forzare la catena e il lucchetto che sprangavano il protone principale e sono entrati nella struttura per un sopralluogo. In questo modo si è dato continuità alla sentenza del Consiglio di Stato  emessa la scorsa estate che ha dato ragione al Comune di Sala Consilina e alla sua decisione di  sciogliere quei contratti, stipulati negli anni ’30,  con cui si concedevano alcuni suoli demaniali per la realizzazione delle struttura alberghiera allo scopo di animare l’economia locale. L’albergo ha funzionato fino agli anni ’80, poi venne dismesso e abbandonato e iniziò la battaglia con i titolari dell’ attività che hanno tentato invano di ottenere l’edificio per usucapione. Venuta meno l’attività, però, come aveva chiarito il Consiglio di Stato, è venuto meno anche l’interesse pubblico e la sussistenza stessa della concessione. Il Comune dunque è potuto tornare in possesso della  struttura ritrovando al suo interno arredamenti che testimoniano l’attività dell’epoca. La vicenda però potrebbe ancora non essere finita. ora infatti il Comune dovrà notificare il verbale dell’accesso di ieri agli ex titolari della struttura che non è escluso che possano presentare ulteriore ricorso. Pare infatti che gli eredi non abbiano rinunciato ancora alla struttura e si siano appellati al presidente della Repubblica ma la cosa è tutta da verificare.  Se il palazzo dovesse rientrare  in mano al Comune, comunque, il progetto dell’amministrazione è quello di farne un caffè letterario, un luogo di aggregazione attivo in campo culturale e sociale.