Punti nascita, mozione bipartisan in Consiglio regionale. Il Psi del Golfo: “Si confermi l’unione tra Sapri e Vallo”.

Il Consiglio regionale della Campania ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che si oppone con forza alla chiusura dei punti nascita di Polla, Sapri, Piedimonte Matese e Sessa Aurunca. Un segnale bipartisan da parte di tutte le forze politiche che era stato annunciato dal consigliere Tommaso Pellegrino nel corso dell’incontro tenutosi a Sapri  e che è arrivato puntuale. L’ordine del giorno invita il Governo nazionale a non condizionare l’uscita della Campania dal Piano di rientro alla chiusura dei punti nascita.” In considerazione della particolare conformazione orografica del nostro territorio – ha detto Pellegrino-   sopprimere questi servizi significa creare un danno enorme alle comunità locali. Se vogliamo davvero contrastare lo spopolamento, dobbiamo garantire più servizi, non eliminarli. Se l’obiettivo è la sicurezza, dobbiamo investire nel loro potenziamento. Non mi risulta che i reparti di Polla e Sapri abbiano tassi di complicanze superiori alla media regionale e nazionale. Trovo assurdo – ha aggiunto –  che si parli di chiudere i punti nascita per ragioni economiche proprio in un momento storico in cui si prevede una spesa della comunità europea di circa 800 miliardi di euro in armamenti.” Intanto il Partito Socialista Italiano del Golfo di Policastro ha chiesto alla Regione Campania di intervenire con una ulteriore  deroga e di promuovere presso il Ministero della Salute  una rivisitazione del Decreto Balduzzi, al fine di mettere in discussione il criterio del numero  dei parti, che oggi non ha fondamento, considerato il progressivo decremento dell’ indice di natalità in Italia. “Proponiamo- ha detto il coordinatore Gianfrancesco Caputo – che venga confermata l’attribuzione in capo ad un’unica struttura, con turnazione del personale, dei punti nascita di Sapri e Vallo della Lucania, come già è in essere”.