C’è chi protesta per i tagli subiti e chi si schiera per contrastare la realizzazione di un’opera pubblica. Sono queste le due facce della medaglia che in questi giorni stanno caratterizzando il comune di Gioi. Da un lato il sindaco, Andrea Salati, con una larghissima fetta di popolazione, in strada per manifestare contro la soppressione del Saut, disposta dall’Asl Salerno, dall’altro lato un gruppo di ambientalisti contrari alla costruzione della monorotaia. E così la quiete della piccola comunità cilentana è stata per un momento interrotta. Sul fronte battaglia per la sanità, il primo cittadino ha convocato per martedì pomeriggio un consiglio comunale monotematico sulla annunciata soppressione del presidio di emergenza territoriale. Alla pubblica assise è stato invitato anche il direttore generale dell’Asl Antonio Squillante, così che possa verificare direttamente le caratteristiche del vasto comprensorio di competenza ed eventualmente rivedere il Piano. E mentre il sindaco si è schierato contro una scelta, a suo dire, calata dall’alto, lui stesso è finito per essere additato dello stesso abuso da parte di alcuni suoi concittadini. In paese è nato il comitato NoTav, per protestare contro la realizzazione della monorotaia. Una protesta accesa che nei giorni scorsi ha fatto comparire sul campanile della chiesa un lungo striscione. No ai lavori perché deturperebbero il patrimonio ambientale gioiese. L’opera, progettata dal comune e finanziata dall’Unione Europea è già in fase di realizzazione e collegherà le località Sterze con il convento di San Francesco. Il governo locale non sembra intenzionato a fare marcia indietro sulla realizzazione dell’opera. “Abbiamo tutte le autorizzazione necessarie, ha detto il sindaco Salati, non danneggiamo affatto l’ambiente, anzi lo valorizziamo” così come hanno già fatto in altri centri del Cilento, della costiera amalfitana, e delle Cinque Terre in Liguria.
Roberta Cosentino