Davanti alla sede del pronto soccorso dell’ospedale di Sapri sono iniziate le attività per rendere più dignitosi gli spazi destinati ai sospetti Covid. Al posto della tenda della protezione civile sarà posizionato un camper che verrà utilizzato soprattutto per accogliere donne in gravidanza e bambini. Mentre le persone alle quali viene riscontrato il contagio continuano ad essere accolte presso i locali del percorso rosa, antistanti l’ingresso del pronto soccorso. Si tratta di posti letto dove i pazienti restano ricoverati in attesa del trasferimento presso gli ospedali dedicati. Da alcuni giorni è fermo a Sapri un signore per il quale non si riesce a trovare un posto in nessuno dei centri Covid della Campania. Per il momento l’ospedale saprese resta fuori dalla rete dedicata ai contagianti del Coronavirus. Intanto sindaci e sindacati del territorio salernitano continuano a chiedere che le strutture ospedaliere vengano dotate di attrezzature per l’analisi dei tamponi. “Sono necessari – spiega Mimmo Vrenna della Cgil – per ottenere risultati rapidi necessari per evitare lunghe attese e affollamenti negli ospedali ma anche per consentire le istituzioni locali di intervenire immediatamente per evitare la diffusione del contagio”. Un macchinario di cui è stato dotato in questi giorni l’ospedale di Polla. L’apparecchio, giunto al “Luigi Curto”, sarà collaudato la prossima settimana e poi sarà a disposizione del laboratorio di analisi. Lo stesso macchinario è stato consegnato al reparto Covid dell’ospedale di Agropoli. Nel giro di qualche giorno, dopo la formazione del personale, entrerà in funzione. Sarà in grado di processare circa 400 tamponi al giorno in modo da dare risposte più rapide agli utenti, in ausilio agli altri laboratori della Provincia di Salerno. L’Asl di Salerno ha già garantito che la strumentazione per l’analisi dei tamponi molecolari Covid19, sarà inviata presto anche al nosocomio di Roccadaspide.
Ecco l’intervista a Domenico Vrenna:
Antonietta Nicodemo