Sono ragazzi giovanissimi di un’età media di 14-15 anni, ma il livello musicale che hanno dimostrato questa mattina durante la loro esibizione presso il Casale il Sughero di Vibonati è stata straordinaria.Sono i 27 musicisti dell’Orchestra delle Missioni Guaranì, le missioni gesuitiche costituitesi nel 1600 nel Sud America, in particolare Paraguay, Argentina e Brasile.Quello che hanno messo in scena stamane, diretti dal Maestro Francesco Gigolo, è uno dei progetti del programma formativo Frontiere Musicali Aperte patrocinato dall’Istituto italo latino-americano e dal Centro Studi di Politica Internazionale. A Vibonati sono arrivati con il loro programma di musica barocca e operistica grazie al laboratorio organizzato nel Cilento attraverso la mediazione del docente universitario pasquale Persico e dopo una tournee di due settimane in italia, che ha fatto loro toccare Roma con un’immagine istituzionale del nostro Paese, Napoli e il cuore della napoletanità, visto che sono stati ospiti nei quartieri centrali della città, e infine il parco, la città del quarto passaggio.“Qui è un altro mondo, è un’altra Italia ancora” hanno commentato i giovani musicisti di fronte alle bellezze naturali cilentane che hanno visitato in questi giorni. Poi hanno espresso in musica la loro bravura arricchendo il pubblico giunto ad applaudirli in uno scambio bilaterale.Da Roma al Cilento la loro è stata una progressiva discesa geografica è ma è stata anche una risalita verso le proprie condizioni spirituali di appartenenza perché i sud del mondo si assomigliano, terre contese e al tempo stesso abbandonate, luoghi di possibili ripartente e paesaggi emozionali e culturali inediti.Quella di stamattina a Vibonati è stata una scommessa di resilienza.Il concerto vero e proprio dell’orchestra delle missioni guaranì si terrà a Sapri presso l’auditoruium carlo pisacane venerdì 20 dicembre alle 20.30
Daria Scarpitta