“Escono fuori una dopo l’altra, giorno dopo giorno le inadeguatezze del palazzo di Giustizia di Lagonegro”. Questo il commento dei valdianesi, ancora in campo per chiedere la riattivazione del presidio giudiziario di Sala Consilina, ormai dismesso dal 13 settembre scorso. “le nostre denunce, hanno rimarcato a gran voce dal comitato prosala, trovano sempre più conferma, ma nonostante i fatti le carte in tavola non cambiano per i loschi interessi di qualcuno”. La frecciata nei confronti dei lucani è arrivata all’indomani della pubblicazione della delibera da parte dell’amministrazione di Lagonegro, con cui si è stato approvato il progetto definitivo – esecutivo per la realizzazione dell’area relativa all’archivio del Tribunale lucano. Nulla di strano fin qua, per i valdianesi, se non fosse per il fatto, che l’archivio fino a due mesi fa ospitato nel moderno edificio di via Tressanti, da un confuso accatastamento nei locali interrati dell’ex tribunale di Lagonegro, dovrà essere trasferito al piano terra del parcheggio multipiano. “Dunque, fanno sapere da Sala Consilina, si realizza quanto avevamo preventivato nel report sulle criticità inerenti l’accorpamento, presentato lo scorso 14 novembre”. Nel dossier si evidenzia, infatti, come il parcheggio in questione sia non solo distante, ma anche scollegato dal Tribunale. Poi, sempre dal comitato proSala, puntualizzano sui costi che dovranno essere sostenuti, lontani dalle logiche del risparmio. La delibera del governo lagronegrese prevede una spesa di 42 mila euro. Intanto scatta l’allarme anche sul fronte personale già ridotto all’osso,diversi degli appartenenti all’ex tribunale di sala consilina ad oggi avrebbero chiesto il trasferimento in prima linea ci sarebbero i Giudici Cioffi e Pasquariello, e il sostituto procuratore Carlo Rinaldi. “ se ad oggi sono state già rinviate migliaia di cause, per questioni legate a spazio e personale, ha evidenziato l’avvocato Angelo Paladino, tra i più attivi del comitato pro sala, è facile immaginare cosa succederà in futuro. Il piano dei presunti risparmi non è servito né allo Stato ne ai cittadini. Per la sola notifica del rinvio delle cause dei Got, ha concluso Paladino, sono stati spesi circa centomila euro”.
Roberta Cosentino