Indagini a tutto campo per accertare i motivi che mercoledì sera hanno spinto due giovani di Vallo della Lucania di 29 e 26 anni, ora entrambi ai domiciliari, a sequestrare, picchiare e rapinare un loro coetaneo, anche lui vallese. Che si sia trattato di una bravata, di una vendetta personale o di una prova tecnica per un futuro criminale, lo accerteranno i carabinieri della locale. Sulle indagini, tuttavia, vige il massimo riserbo e ancora non è stato reso noto l’esito del processo per direttissima a cui i due giovani sono stati sottoposti nelle ore appena trascorse con l’accusa di rapina e sequestro di persona. Non è escluso che possa esservi una riserva. Intanto il Cilento continua ad interrogarsi sui motivi che hanno spinto i due giovani arrestati immediatamente dopo il racconto della vittima a mettere a segno un piano così assurdo. L’episodio, che si pensava fosse uno scherzo di carnevale in ritardo, si è consumato mercoledì sera in pieno centro sotto gli occhi increduli di diverse persone. I due giovani, hanno avvicinato la vittima mentre si trovava all’interno di un bar; l’hanno costretta prima ad uscire dal locale e poi a salire a bordo di un’auto. Dopo un lungo girovagare per le vie del centro, i due giovane, hanno condotto l’auto in una zona di campagna , una volta li, secondo il racconto della vittima, avrebbero , iniziato il pestaggio. Schiaffi , pugni e calci, fino a quando, senza nessun indugio, si sono fatti consegnare dal povero malcapitato, il portafogli con all’interno pochi euro. Dopo circa venti minuti di terrore, hanno riaccompagnato la vittima a nei pressi della sua abitazione per poi dileguarsi. Solo a quel punto il giovane ferito e in evidente stato di shock è stato soccorso e trasferito al San Luca da alcuni parenti. Le testimonianze rese dal giovane hanno permesso di individuare rapidamente i suoi due aggressori. Tratti in arresto si dovrà stabilire il perché di un gesto così assurdo.
Roberta Cosentino