Nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano scatta la campagna di sensibilizzazione contro il glifosato, il diserbante chimico dannoso per l’ambiente e la salute pubblica, ma autorizzato dall’Unione Europea. L’Ente Parco per scongiurarne l’uso e favorire la diffusione di erbicidi sicuri, ha adottato una delibera con la quale il glifosato viene bandito dall’intera area protetta. Un provvedimento che , chiaramente, non obbliga i cittadini a rispettarlo perché il Parco non ha il potere per vietarne l’uso e punire chi lo trasgredisce. “ La delibera adottata – spiega il vice presidente – Cono D’Elia – è solo il primo passo per far comprendere ai cittadini la pericolosità di tale diserbante e a chi ha un’azienda agricola quanto può crescere il valore dei suoi prodotti se coltivati in un terreno in cui non si fanno uso di erbicidi sistemici a base di glifosato. Siamo pronti come Parco – conclude – anche a certificare tali prodotti “ . Nel 2015 l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha inserito il glifosato nella lista delle sostanze “ probabilmente cangerogene” “ per questo motivo – aggiunge il presidente Tommaso Pellegrino – abbiamo ritenuto opportuno adottare tutte le misure possibili per evitarne l’uso sul nostro territorio a tutela della salute delle famigllie che vivono il Parco e della valorizzazione delle nostre produzioni agroalimentari “ . Nella stessa delibera il Consiglio Direttivo del Parco invita i Comuni ad adottare analoghi provvedimenti. Il passo successivo sarà anche quello di scoraggiare gli operai addetti alla manutenzione delle strade , come ad esempio quelli dell’Anas, ad evitare i diserbanti chimici. Una battaglia, quest ‘ultima, avviata timidamente da qualche sindaco, già da diversi anni, che ancora oggi non ha centrato l’obiettivo.
ANTONIETTA NICODEMO