Il Comune di Agropoli bacchettato dal Tar in materia di programmazione urbanistica. La sezione di Salerno del Tribunale amministrativo ha infatti accolto il ricorso di un privato cittadino e ha annullato la delibera del Consiglio comunale di Agropoli che approvava una variante alle norme urbanistiche lesiva per il ricorrente. Questi era infatti titolare di un terreno a vocazione agricola confinante con quello su cui il Comune di Agropoli aveva previsto una modifica urbanistica. Con essa l’appezzamento vicino veniva trasformato da agricolo ad industriale per consentire alla società Mecarp Fgl di avviare la propria attività. Il cittadino, venuto a conoscenza dell’atto, lo ha subito impugnato e il Tar gli ha dato ragione, ritenendo legittimo il suo timore per la salubrità dell’area in cui è posto il suo terreno e per il conseguente possibile deprezzamento della sua proprietà immobiliare e del parco che la circonda vista la distanza esigua, solo 8 m, dal terreno che sarebbe stato trasformato in industriale dalla variante. Il Tribunale ha infatti rilevato che il terreno sottoposto a modifica era in pieno centro, quando Agropoli, dispone in località Matine di un’apposita area Pip destinata proprio alle attività industriali. Il Comune dunque ha mancato non avendo fornito un’adeguata attività istruttoria e motivazionale, poichè avrebbe dovuto prima dimostrare l’esaurimento o l’indisponibilità dei terreni nell’area industriale per il progetto della Mecarp , e poi eventualmente procedere a modificare la vocazione del terreno confinante con quello del privato cittadino, dando così giustificazione al proprio atto. L’avvocato difensore del ricorrente, Franco Maldonato ha commentato così la sentenza: “E’ stato affermato un principio molto importante – ha detto- a tutela della salubrità e della tranquillità dei nostri paesi a vocazione turistica che non possono essere deturpati in pieno centro dai capannoni industriali come succede nelle grandi città”.
Daria Scarpitta