L’inverno non è ancora arrivato e il litorale cilentano fa i già i conti con i danni provocati dalla furia del mare. A patire gli effetti delle prime mareggiate è stato il comune di Agropoli. A piegarsi di fronte alla forze delle onde è stato il solito tratto posto ad est del promontorio del centro storico. Per la seconda volta in meno di un mese, infatti, l’azione del mare ha provocato il cedimento del manto d’asfalto di via Kennedy, la strada che scorre proprio a ridosso della sempre più stretta spiaggia. I primi disagi, in prossimità del lido Azzurro, furono avvertiti agli inizi del mese scorso, quando le onde aprirono lungo il tappeto bituminoso una vera e propria voragine. La strada venne immediatamente ripristinata, ma nei giorni scorsi il problema si è riproposto in tutta la sua pericolosità. L’arteria è nuovamente franata nel tratto che costeggia la spiaggetta e in altri punti presenta evidenti crepe e smottamenti. All’ennesimo fatto è scoppiata la protesta dei residenti che chiedono interventi immediati. Dall’amministrazione comunale buttano acqua sul fuoco delle polemiche e in particolare il sindaco Franco Alfieri tranquillizza tutti sull’avvio di importanti lavori di protezione. In realtà le operazioni di rimessa in sicurezza già finanziati con oltre 4 milioni di euro dal ministero dell’Ambiente e dalla provincia di Salerno sarebbero dovuti partire già da tempo, ma alcuni e immancabili intoppi burocratici hanno fatto allungare ulteriormente in tempi. Disguidi legati al rilascio di alcune autorizzazioni da parte della Regione Campania, ma ora, sembra, almeno dalle parole del sindaco di Agropoli, che si sia giunti a capo della matassa. Entro l’anno secondo quanto assicurato da Alfieri si potrà procedere con la cantierizzazione dei lavori che porteranno alla realizzazione di una barriera semisommersa lungo il tratto che va dalla Rupe alla foce del fiume Testene e in più si procederà con un ampio intervento di rinascimento del tratto sabbioso, quasi del tutto scomparso.
Roberta Cosentino