Spintoni, minacce e pugni. E’ terminato così il match Agropoli- Gelbison, con una maxi-rissa nel finale, sull’1-0 per la squadra di Vallo della Lucania. Il più classico dei parapiglia tra squadre ma un infuocato scontro tra giocatori, mitigato solo dopo alcuni minuti, durante i quali sono dovute intervenire però le forze dell’ordine. Eppure, una partita relativamente tranquilla, quella che si è fatta vedere fino al triplice fischio dell’arbitro, quando il giudice di gara ha sancito la vittoria dei vallesi, all’85’. A cinque minuti dalla fine, in pratica. La Gelbison, infatti, inguaia l’Agropoli con una rete di Senè quasi a tempo scaduto, condannando i delfini al rischio play out e dopo il verdetto del campo, troppo alta, forse, la posta in palio per i padroni di casa, la sconfitta incassata ha generato una brutta reazione dei padroni di casa. A partita terminata, infatti, è scoppiato un putiferio tra i giocatori dei due schieramenti. I calciatori con la casacca blu si sarebbero scagliati contro gli avversari e le tensioni alle stelle hanno dato vita a insulti e botte, che sono durati un bel pò. Dopo circa venti minuti le squadre si sono avviate verso gli spogliatoi ma anche lì la rissa, tra alcuni calciatori dell’Agropoli e della Gelbison, è continuata e ad avere la peggio sono stati il portiere e un difensore dei rossoblu. Dirigenti e calciatori della Gelbison sono stati costretti a non uscire dagli spogliatoi per circa un’ora e mezza, fino all’arrivo delle forze dell’ordine, quando, i carabinieri di Agropoli hanno scortato gli ospiti prima sul pullman e poi all’uscita della superstrada. Ora toccherà al giudice sportivo valutare i fatti e prendere eventuali decisioni, entro giovedì. Intanto, secondo le ultime indiscrezioni, ci sarebbero i filmati delle videocamere di sorveglianza del ‘Guariglia’.
Caterina Guzzo