E’ il giorno della protesta, quello dell’ennesima discesa in piazza da parte di cittadini e amministratori per dire no alla soppressione dell’ospedale di Agropoli e alla sua successiva riconversione in Psaut che dovrà essere operativo dal prossimo 20 giugno. Dal territorio a sud del capoluogo, all’alba di oggi, sono partiti diversi pulman per raggiungere Salerno e manifestare sotto il palazzo di via Nizza sede dell’azienda sanitaria salernitana presieduta da Antonio Squillante. 15 sindaci, diversi deputati, consiglieri regionali, oltre 700 cilentani, rappresentanze sindacali, autorità religiose, associazioni e comitati tutti schierati per riappropriarsi del diritto alla salute, a loro detta, oltraggiato dall’ordine di chiusura del nosocomio. Una protesta pacifica, ma allo stesso tempo decisa, che ha paralizzato la centralissima area salernitana. Pochi coloro che hanno potuto raggiungere i piani alti del palazzo, dove sono stati ricevuti dai direttori delle aree amministrative e sanitarie; assente, invece, il dg, che pare per una convocazione a Napoli da parte del governatore Caldoro. Un lungo colloquio, mentre i manifestanti erano cinturati dalle forze dell’ordine, che tuttavia alle 14 non aveva fatto registrare nessun accordo tra le parti, rimaste agli antipodi . Da un lato la determinazione di volerle tentare tutte per riaprire la partita, dall’altro la fermezza di una manovra necessaria per riequilibrare i conti. Intanto sulla delicata questione stamane è intervenuto anche il presidente della provicnia di salerno Antonio Iannone:«Sono contrario alla chiusura dell’Ospedale di Agropoli , ha precisato il numero uno di palazzo sant’Agostino, ma lo sfascio della spesa pubblica per la sanità, determinata da precedenti gestioni politiche regionali, e le decisioni di taglio intraprese dal governo Monti, si tramutano oggi in questi effetti. Lavoriamo con serietà per salvare la struttura di Agropoli, ha concluso Iannone, ma senza sterili strumentalizzazioni politiche». E mentre, stamane a Salerno, entrava nel vico la protesta, da Napoli per Squillante arrivava l’ennesima convocazione. Questa volta da parte del sub commissario regionale alla Sanità Mario Morlacco. L’incontro è stato fissato per lunedì mattina, l’obiettivo pare essere, il possibile rinvio della chiusura del presidio ospedaliero a data successiva alla stagione estiva. Questo ha riacceso la speranza, anche tra i manifestanti giunti stamane a Salerno, per il futuro dell’ospedale di Agropoli.
Roberta Cosentino