ll Comune è pronto al reimpiego dei condannati puniti fino ad un massimo di quattro anni in lavori di pubblica utilità. L’indirizzo è stato fornito dalla giunta presieduta dal sindaco Elena Gerardo alla cui delibera seguirà a stretto giro la firma della convenzione con il Tribunale di Vallo della Lucania. La legge prevede che i soggetti liberi condannati che non entrano in carcere possano essere inviati dal Tribunale nei comuni e negli enti pubblici, che ne hanno fatto richiesta, per prestare un’attività non retribuita a favore della collettività come pena alternativa. Si tratta di persone condannate per reati di competenza per lo più del Giudice di pace e comunque puniti con una pena non superiore ai quattro anni. I lavori a cui possono essere sottoposti sono quelli legati alle esigenze dell’Ente: dalla cura del verde pubblico alla manutenzione, passando per l’ausilio agli uffici pubblici . Il comune di Alfano ha scelto di poter contare su questa forza lavoro contribuendone anche al recupero sociale . << Abbiamo deciso di aderire – spiega il sindaco – anche perché se la pena deve essere rieducativa è anche giusto che per i reati minori il soggetto venga posto in condizione di essere reintegrato fornendo un servizio e prestando la sua opera a beneficio di tutta la collettività>>.