Sapri e il Cilento intero dicono addio ai loro sogni di Alta Velocità. Questo almeno guardando al progetto presentato dall’ad di RFI, Vera Fiorani, in qualità di Commissario Straordinario per la realizzazione dell’Alta Velocità Sa-Rc, alle Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati. Da esso emerge il tracciato della nuova linea Alta Velocità che bypassa totalmente il Cilento connettendo nella migliore delle ipotesi Battipaglia direttamente a Praja a Mare. La linea veloce si innesterebbe su quella a Monte del Vesuvio per scendere nel salernitano, saltando anche Salerno e fermandosi tra Fisciano e Baronissi dove verrebbe realizzata una nuova stazione dell’Alta Velocità sul modello di Napoli Afragola. Anche Battipaglia verrebbe bypassata ma sarebbe sede di interconnessione con la Ferrovia Tirrenica Meridionale storica. Da Battipaglia, la nuova linea seguirebbe parte del tracciato della Ferrovia Battipaglia-Potenza- Metaponto, per poi divergere da quest’ultima tra Eboli e Sicignano degli Alburni proseguendo per il Vallo di Diano e Lagonegro, che tornerebbero così a vedere i treni ma solo di passaggio. La tratta ferrata seguirebbe dunque parallelamente il percorso dell’Autostrada A2. Giunta a Lagonegro, sarebbero due le ipotesi. La più accreditata vedrebbe l’arrivo del treno veloce a Praja, dove sorgerebbe una nuova stazione di interscambio con l’attuale Ferrovia Tirrenica Meridionale. La seconda, ancora più penalizzante per Sapri e il Cilento, vedrebbe l’Alta Velocità convergere attraverso il tunnel del Pollino su Tarsia. La notizia clamorosa sul nuovo tracciato getta alle ortiche tutte le possibilità per l’area cilentana di veder rafforzata e valorizzata la propria posizione geografica e turistica grazie all’Alta Velocità. “Questa situazione è frutto anche delle divisioni del Cilento”. Il Distretto turistico Golfo di Policastro bolla come inaccettabile il nuovo progetto e punta il dito contro i tira e molla degli anni precedenti tra Comuni confinanti. “Abbiamo ritardato e frenato la progettualità – ha detto il presidente Alessandro Cocorullo- mostrando poca compattezza e dividendoci in inutili rivendicazioni. E’ impensabile che l’Alta Velocità si possa fermare ogni 10 km: a Paestum, Agropoli, Vallo, Centola, Pisciotta, Sapri. O facciamo ragionamenti che hanno una logica o in nome del campanilismo finiamo per perdere tutti. E’ necessario che si torni ad interloquire con Rfi per non rimanere esclusi da questa grande opportunità di sviluppo”.
Daria Scarpitta