A Sud di Salerno con la crescita del numero dei contagiati torna a salire l’attenzione sull’ospedale di Sapri. Amministratori comunali e sindacati nelle ultime ore hanno avanzato richieste tese a migliorare assistenza e servizi legati ai pazienti o sospetti Covid. La locale sezione della Cgil con una lettera ha chiesto al direttore generale dell’Asl di dotare il presidio di sistemi automatizzati per processare in loco tamponi per la rilevazione del Covid19. “Questo consentirebbe – spiega il responsabile della Cgil saprese Mimmo Vrenna – di garantire una risposta rapida ai pazienti e ai lavoratori dell’ospedale. Un presidio – ricorda il sindacalista – con un bacino di 60 mila utenti”. Sulla stessa linea d’onda il consigliere comunale di Vibonati Manuel Borrelli. Anche lui ha avanzato la stessa richiesta al manager dell’Asl: “È stato giusto assegnare un macchinario per l’analisi dei tamponi al “Luigi Curto” di Polla per velocizzare i tempi della diagnosi e per non congestionare il laboratorio di Eboli. Però credo che sia necessario – spiega Borrelli – dotare l’ospedale di Sapri dello stesso macchinario, perché è un presidio che serve l’area più periferica della provincia”. Lo Spi Cgil invece chiede altro: “La realizzazione di un reparto Covid”. “Dal mese di aprile – afferma il segretario Gerardo Triani – il direttore sanitari dovevano individuare negli ospedali spazi per i pazienti affetti da coronavirus, ma ad oggi nell’Immacolata non è stato fatto nulla”. Il direttore sanitario Rocco Calabrese replica: “Il nostro nosocomio non è stato individuato come centro Covid. Inoltre – aggiunge – è di questi giorni la notizia che nel Cilento è prossimo all’apertura il reparto dedicato dell’ospedale di Agropoli”. Un reparto quest’ultimo che dovrebbe aprire a breve. Si attende che il personale delle altre strutture sanitarie dell’Asl si organizzino per coprire i turni anche nel presidio agropolese. Per i pazienti Covid dispone di 25 posti letto di cui: 6 per la terapia intensiva e 2 per la sub intensiva.
Antonietta Nicodemo